Prato della Valle, uno dei simboli di Padova, è una grande piazza ellittica che, oltre ad essere la maggiore piazza padovana, è una delle più grandi d'Europa (88620 mq), seconda solo alla Piazza Rossa di Mosca.
Un'isola verde centrale circondata da un canale ornato da statue numerate di celebri personaggi del passato che secondo il progetto originario dovevano essere 88. Quattro viali attraversano il Prato su piccoli ponti, per poi incontrarsi al centro dell'isolotto, isola Memmia che deve il nome ad Andrea Memmo, patrizio veneziano illuminista, che insieme dell'abate Domenico Cerato, professore di architettura a Vicenza e Padova e progettista di diverse opere pubbliche a Padova e dintorni, valorizzò questo spazio attuando una radicale bonifica e creando una canalizzazione sotterranea destinata a far defluire le acque dell'anello centrale, che tuttora vediamo, valicato da 4 ponti, e a recingere una specie di grande aiuola circolare.
Fin dall'antichità ebbe funzioni ricreative ed economiche, ospitando fiere, mercati, circhi. Qui furono martirizzati due dei quattro patroni della città, Santa Giustina e San Daniele.
Per lungo tempo mantenne un aspetto paludoso e malsano, dovuto alla conformazione a catino del terreno, dove l'acqua ristagnava, tanto da assumere quell'aspetto di valle che giustifica il nome, ambiente bonificato dall'opera di Memmo.
Sul prato della Valle si affacciano la Basilica benedettina di Santa Giustina, e molti palazzi costruiti tra il Quattrocento e l'Ottocento.